giovedì 18 ottobre 2012

Le origini del nostro debito pubblico e l'inganno di "mani pulite"

Sembrerebbe arduo far coincidere l'origine dei guai della nostra dissestata finanza pubblica con l'operazione, eterodiretta e su scala internazionale, che spazzò via la nostra migliore politica, lasciando libero accesso ai rottamatori del benessere nazionale; ma se la caduta del Partito Socialista Italiano -è ormai risaputo e condiviso- coincise con quella spregiudicata spartizione del bene comune che fu organizzata a bordo del Britannia, assai meno appariscente fu la creazione -ex novo- di un debito pubblico in realtà detenuto -per il tramite della Banca d'Italia- dal popolo italiano.

Un lucidissimo lavoro di Claudio Moffa, ottimamente documentato, spazza via ogni dubbio, qui il testo: Stato sociale, crisi finanziaria, sovranità nazionali

E' "leit motiv" assai diffuso che l'origine del nostro debito pubblico sia dovuta alle "ruberie" della "prima repubblica"; niente di più falso se si comprende l'origine ed il funzionamento della moneta.

Che il nostro popolo possa comprendere prima che sia troppo tardi è quel che veramente mi auguro, chi ignora la propria storia è condannato a subirne le conseguenze.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto molto interessante...ma i "vecchi politici" facevano schifo esattamente come i nuovi. Craxi resta un ladrone e Andreotti un amico di mafiosi...

Dottor Mistero ha detto...

Caro anonimo; ci dona, con questa sua, un meraviglioso, quanto purtroppo non raro esempio di qualunquistico populismo, nonchè di italicissima comprensione della materia del contendere.

Posso solo risponderLe citando Nanni Moretti: "ve lo meritate, Alberto Sordi!".

ad majora