mercoledì 8 agosto 2012

Le schiacciatrici di Equitalia


Interessante, a fondo pagina, il modello 153054, capace di schiacciare 30 quintali/ora. Non è ancora in produzione, ma non dubitiamo che il governo in carica sarà in grado di adottare le necessarie misure, perchè il modello giunga al più presto sul mercato.

venerdì 3 agosto 2012

Associarsi conviene!


Associarsi conviene sempre; non importa a quale partito, parrocchia o loggia segreta, ma associarsi conviene. Persino associandosi ad un condominio, prendendo parte attivamente alla vita condominiale che si svolge per le scale, fermandosi a discutere sui pianerottoli sempre affollati di massaie in vestaglia e bigodini, si può allontanare la paura che da sempre sgomenta l'uomo, la più temibile, quella di restare soli.

"Vox clamantis in solitudo", chissà che paura, e chissà poi perchè ostinarsi a declamare nel deserto, quando le città anche a quei tempi erano piene di popolo a cui aggregarsi, di sette segrete ai cui insegnamenti conformarsi, di opinioni correnti da condividere senza sentire il peso di doversi formare idee che, nascendo dalla solitudine dell'individualità, potessero trovarsi di contro la legge e la consuetudine, la morale comune insomma, il buonsenso popolare.

Ci si associa persino ai sessi, anche così non si é soli, si dice per esempio, "queste son cose da uomini", e si sa, o per lo meno si presume, che la metà della popolazione mondiale ci é solidale, che non siamo soli, che possiamo contare su coloro a cui ci siamo dichiarati simili.

Insomma ci si associa, e non importa che la società, la razza, il partito, la religione a cui si appartiene sia grande e potente, basta essere almeno in due, basta che vi sia uno solo sulla terra a cui poter riferire il famigerato detto "mal comune, mezzo gaudio"; così che non capiti di dover subire la paura della solitudine, di dover affermare di fronte a noi stessi che ci capita quel che ci capita e siamo soli a sperimentarlo, perchè siamo individui, quindi irripetibili, unici e disperatamente soli nell'universo, ma individui, esseri da cui può germogliare la fraternità che non é aggregazione, e fa paura perchè é la soglia dell'esperienza interiore per cui é possibile la donazione di sè; altrimenti é una frottola, é il presunto amore, la presunta fraternità, che nasce dalla paura di essere soli, dalla paura di non potersi associare e di doversi donare.

Per cui conviene associarsi, conviene quardarsi intorno a cercare occhiate complici di connivenza, quando su un mezzo pubblico si apostrofa duramente un barbone, un nero, un diverso, perchè non sapremmo farlo nella sfera della nostra individualità, sfera in cui siamo paurosi e smarriti; ma se siamo tanti, povere bestie, siamo anche forti, e allora si spiega come i bianchi siano opposti ai neri, i meridionali ai settendrionali, i maschi alle femmine, quelli della scala A a quelli della scala B.

Ricordo un pranzo di lavoro, qualche tempo fa; si era discusso animatamente dei problemi connessi al lavoro che si stava svolgendo fino al momento di sedersi a tavola, ma davanti alla pastasciutta la disposizione degli animi mutò, mi resi conto di trovarmi in mezzo a un gruppo di appassionati di calcio, i cosiddetti tifosi; insomma si discuteva animatamente di calcio, e visto che io restavo ostinatamente in silenzio, uno dei presenti mi chiese, peraltro molto garbatamente, per quale squadra tifassi; io che sono stato sempre allergico alle urla agli stadi ed alle sgroppate di massa, risposi a tamburo battente: "mi occupo solo dei calci che mi dà la sorte". Intorno a me si formò il gelo, i tifosi avevano scoperto che alla loro mensa sedeva un "diverso"; con evidente imbarazzo dei presenti la conversazione si raffreddò, mi dispiaque esserne stato la causa, ma da quell'esperienza trassi l'insegnamento che é l'oggetto di questo articolo: associarsi conviene; perciò associatevi, e se proprio non vi garba, fate finta. Ma associatevi.