martedì 26 giugno 2012

La miseria che meritiamo


Fino a Bretton Woods l'autorità di stampare moneta apparteneva a chi avesse corrispettivo in oro, ma solo formalmente, perchè già si trattava di una convertibilità del tutto teorica.

Dopo gli accordi di Bretton Woods, ed il definitivo abbandono della convertibilità in oro, l'autorità di stampare moneta apparterrebbe ai popoli sovrani, perciò agli stati.

Lo Stato italiano aveva delegato quest'autorità alla Banca d'Italia, come prestatore di ultima istanza. Ma essendo questa pubblica, si trattava solo di una partita di giro.

Con la privatizzazione della Banca d'Italia il debito pubblico italiano cominciò a divenire qualcosa di tangibile, la BdI smise di essere "prestatore di ultima istanza" e lo Stato italiano dovette approvvigionarsi sul mercato.

Occorrerebbe chiedersi chi furono i politici che permisero questo scempio.

La moneta appartiene al popolo, l'abbondanza di moneta circolante normalmente è positiva, perchè euforizza il ciclo economico. E' vero che l'eccesso genera però costi alti per i prodotti d'importazione, ma è la miseria che meritiamo, non quella che, come adesso, subiamo.