domenica 22 luglio 2007

Dottore io? Al più veterinario!

Molti anni fa (in Sicilia) ero solito far colazione in un baretto proprio vicino a dove lavoravo; i ragazzi del bar apostrofavano invariabilmente con "dottore" i colleghi in giacca e cravatta e con "ragioniere" tutti gli sfigati in jeans e polo.


Io, pur appartenendo alla seconda categoria, venivo premiato con il miglior epiteto, forse a causa della deferenza che diversi colleghi in giacca e cravatta mostravano verso di me (mai inimicarsi chi controlla il tuo computer!).

Bene, un giorno decisi di por fine a questo ignobile vezzo, tipico di noi meridionali, e risposi a tamburo battente "Io? Ma che dottore! Al massimo veterinario" ed indicando con lo sguardo i colleghi presenti "basta dare un'occhiata ai miei pazienti!".

Il ragazzo del bar, non capendo il senso ed il contesto, sferra una gomitata all'altro barista ed esclama: "Giuva', il dottore è veterinario, chiediamogli se s'intende di cavalle, potesse venire a visitare la nostra!".

Io, facendo occhiolino, e tra le risate neppure troppo sommesse dei colleghi, rispondo a tambur battente "mhh, sì, potrei, ma dipende molto dal... tipo di cavalla: com'è, com'è 'sta cavalla?".

Il poveretto continuava imperterrito a spiegarmi il problema della sua cavalla, e con uno sguardo a metà tra il risentito e l'interrogativo, distribuiva occhiatacce ai miei colleghi, che tra uno schizzo di crema e una sbrodolata di cappuccino, non smettevano di sbellicarsi dalle risate.

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